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ASILO VIETATO AI BIMBI NON VACCINATI. NON BASTA PAGARE LA MULTA

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AG.RF.(redazione).18.06.2017

“riverflash” – I bambini non vaccinati, non potranno frequentare l’asilo, nemmeno se pagano la multa. Ciò vale rigorosamente per la scuola d’infanzia, ma non per la scuola dell’obbligo. In questi giorni, i Comuni stanno chiedendo che i controlli siano affidati subito alle Asl e non alle scuole o ai genitori, altrimenti a settembre si rischierà il caos. Dunque, se non si sono fatti vaccinare i propri figli… non serve nemmeno più, pagare la sanzione pecuniaria. “La sanzione estingue l’obbligo della vaccinazione, ma non permette comunque la frequenza, da parte del minore, dei servizi educativi dell’infanzia, sia pubblici sia privati, non solo per l’anno di accertamento dell’inadempimento, ma anche per quelli successivi, salvo che il genitore non provveda all’adempimento dell’obbligo vaccinale”, così come si legge nella circolare del Ministero. Come accennato sopra, ciò non è valido per la scuola dell’obbligo: i minori non vaccinabili per ragioni di salute, verranno inseriti in classi nelle quali sono presenti soltanto minori vaccinati o immunizzati. Inoltre, i dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione e i responsabili dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole private non paritarie, hanno il  dovere di comunicare alla ASL, mediante opportune modalità operative, entro il 31 ottobre di ogni anno, le classi nelle quali sono presenti più di due alunni non vaccinati. Ma chi è in grado di decidere un eventuale esonero? Solo i medici di medicina generale o i pediatri i quali, decideranno secondo le disposizioni del Ministero.”Le vaccinazioni obbligatorie possono essere omesse o differite ove sussista un accertato pericolo per la salute dell’individuo, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate che siano in grado di controindicare, in maniera permanente o temporanea, l’effettuazione di una specifica vaccinazione o di più vaccinazioni”. L’obbligo vaccinale è stato introdotto a seguito della legge voluta dal Ministro della Salute, Lorenzin: “in mancanza della certificazione dei vaccini, il bimbo non verrà iscritto alle scuole dell’infanzia e ciò vale anche per i minori stranieri non accompagnati, tra zero e sedici anni, vale a dire i minorenni non aventi cittadinanza italiana o dell’Unione Europea che si trovano per qualsiasi causa nel territorio dello Stato, privi di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per loro legalmente responsabili; per essi è, infatti, prevista l’iscrizione obbligatoria al Servizio Sanitario Nazionale anche nelle more del rilascio del permesso di soggiorno”. Pe l’inizio del nuovo anno scolastico, prima che il provvedimento vada a regime, i genitori potranno fare un’autocertificazione sullo status vaccinale dei propri figli e quindi iscriverli, mentre il termine per la presentazione della documentazione vera e propria è il 10 marzo. Tuttavia i Comuni stanno chiedendo chiarezza sui controlli, auspicando ad una procedura standard, proprio per evitare inutili confusioni, ma “solo” dall’anno scolastico 2020-21 è previsto che siano direttamente le Asl a fornire alle scuole queste certificazioni.

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