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L’ALCHIMIA DEL SUONO al SAN GEMINI CLASSIC: canto, musica, danza… e benefiche vibrazioni

sangemini-classicdi Francesco Angellotti (AG.RF 16.07.2017)

(riverflash) – La Cultura di Stato, quella importante ad alto livello, si può ammirare nei Grandi Centri e nei ritrovi più ricercati, in vetta nella scala dell’Arte. La Cultura Alternativa, che indaga nuove vie d’espressione e nuovi contenuti, che cerca nella sostanza Esistenziale, per scoprire nuove dimensioni dell’Essere, si trova in posti più intimi.

   Certo non si potranno raccogliere gli esperimenti nei grossi impianti adibiti allo Spettacolo, che sono riservati a chi è già affermato; ma se andiamo nei centri più piccoli, dalle dimensioni più modeste e, quindi, dalle possibilità più limitate, allora la Novità è un dato che si esprime in una maniera che possiamo constatare che è proposta con passione. Ci sono tante manifestazioni puerili e un po’ da sarabanda; tante feste che voglion far passare come popolari, in cui ci si ritrova tutti a mangiar porchetta al suono della Banda, ballando un liscio immaginato e ridendo perché bisogna star contenti. Ma al di là di questa parvenza, che viene introdotta dal “Costume” per mantener le cose come stanno, ci sono molte iniziative che, constatando l’esigenza di dover svolgere l’evoluzione, cerca l’Alternativa; ed è ammirevolmente aiutata da tante forze locali: persone e centri commerciali, anche provinciali. E non è un caso che queste manifestazioni sono principalmente dei posti ricchi di testimonianze storiche, in cui si cammina insieme alla Cultura, alla scoperta del Bello e della Storia.

   Dovreste vedere il fascino di San Gemini, del suo centro storico. Inerpicato su un cucuzzolo, come classica caratteristica medioevale, le testimonianze che si possono scoprire inducono gli abitanti ad aprirsi all’indagine.

   Infatti, nello spiazzo interno all’aperto del Museo Calori, hanno programmato una serie di spettacoli che hanno come linea comune la Novità; non quella secondo copione provata e riprovata, ma cercata l’espressione degli Artisti che portano il proprio Bagaglio Personale come proposta d’indagine, per offrire Nuovi Contenuti.

 eufonia-concerto-per-pianoforte-solo-con_286686  Andrea Tosi e Ilaria Lenzini hanno offerto ad un pubblico, che s’è selezionato da solo, l’Alchimia del Suono.

   Bella come presentazione, molto attraente; ma che significa? Ce lo spiega l’espressione dello Spettacolo, andandolo ad ammirare e rimanendone coinvolti. Andrea è polistrumentista, musico terapista e ricercatore sonoro; Ilaria danza, canta e suona gli strumenti studiati dal marito, che hanno una espressione musicale diversa nel tono e nell’ondulazione ritmica, a seconda di come sono suonati.

   Il discorso che porta avanti la Coppia è importantissimo; attraverso l’espressione ondulante nell’Aére,  si integra la voce che ha una funzione musicale, e il corpo si sente pervaso dalla fluidità del ritmo che si ripete; Andrea inizia a lanciare un tema che viene impresso negli strumenti d’incisione; ad un certo punto smette di suonare e continua lo stesso ritmo che ha impresso nelle casse acustiche, mentre Andrea esegue varianti e particolari di colore con altri strumenti o con la voce. Ileana, a seconda della proposta degli strumenti, accompagna anche lei con la musica, col canto (lei ha una bella voce), soprattutto con la danza: veramente naturale ma elaborata, fluente in modo da trascinare tutto il pubblico in un’armonia che unisce, come se la si stesse eseguendo tutti insieme, e i 2 in scena sono solo i testimoni a cui è stata passato il compito dell’esecuzione.

   Il discorso portato avanti è radicato alla cultura orientale, come la moda trova facile imporre. Ma non è come tutte quelle riunioni, in cui si cerca di elevarsi muggendo appresso al Maestro che impone la meditazione con gesti cretini ed un po’ patetici. Certo, anche Andrea e Ilaria erano a piedi nudi: perché il contatto con la terra trasmette un attaccamento alla Sostanza dell’Essere: e questo lo posso anche accettare; è una forma un po’ voluta, simbolica, ma può  trasmette un senso di attaccamento alla Terra, di cui dobbiamo ricordarci che è la nostra Madre.

   Però Andrea e Ilaria non si esprimevano con muggiti a vario tono, con atteggiamenti tra l’ascetico ed il ridicolo. Attraverso una espressione musicale elaborata, difficile nello studio, la voce esprimeva ricco contenuto che, al di là del significato che capivano solo gli interpreti, è importante nel contenuto espresso; che ha dato sfogo a movimenti di danza eseguiti da Ileana (un po’ anche Andrea), che sapeva dare l’esatta partecipazione corporea all’espressione musicale e vocale: eravamo tutti insieme a lei nei contorti (ed anche un po’ sensuali) movimenti che affermavano il Senso della Vita: con armonia, dolcezza, languidezza e sicurezza.

   Importante il senso di queste comunicazioni; che, come suggerito prima dello spettacolo, non sono rivolte Al pubblico; ma Con il pubblico, che si dovrebbe sentire Inserito nel discorso di colloquio con Se Stessi, con gli Altri, con l’Essenza. Ed a parte che certe forme banali sono solo macchiettistiche, una proposta artistica come questa a San Gemini è l’innalzamento di questi tentativi: che non sono ancestrali, ma intimi.

   Ha spiegato bene Andrea, che non si cerca di esprimere il Valore di una Religione. Le religioni sono circoscritte in quel che sono le Leggi Divine, con i loro Dogmi e Comandamenti, avversari delle altre Religioni a cui bisogna imporre la Supremazia, con una Scala di valori che impone d’inquadrare l’ascesa e discesa della Morale.

   Vediamo, per esempio, che le ultime tendenze fideiste, per uscire da questa struttura, hanno instradato una forma di Sincretismo che unirebbe tutte le forme di Religione; anche se per arrivare a questa forma alla “bono placet”, si debbono trascurare tanti passaggi e tante forme che imposte dalle religioni, che messe insieme scoppiano (nelle manifestazioni eucaristiche ed ancor più nelle forme fideistiche; ma nun ce penzà, nun è cosa).

   Invece la forma che presentano, e fanno partecipare, Andrea ed Ilaria non è una Religione, che sarebbe un Grave limite insuperabile, ma è Spiritualismo; non molto ben vista dagli aderenti alla dottrina Materialista, ma questa ideologia è superata dalla Storia, perché le forme recentemente scoperte, ma a che l’Uomo Non può capire, sono un dato di fatto Inequivocabile; anche perché i Metri con i quali si sviluppa la Vita sulla Terra, cambiano in altre forme nell’Universo, e si tratta di principi base: il Tempo, la Velocità, le Reazion, il Motoi e questi Valori.

   Per cui, se vogliamo fare un discorso che abbia un senso, senza degradarci in buffonate che hanno valore nelle stalle delle mucche, diamo spazio a questo modo d’intendere. Certi valori essenziali, che sono bellamente stati travisati in tanti sensi pur di strumentalizzarli, facciamoli tornare al loro Valore, che ha una dimensione intima e personale; solo quando l’Ego è consapevole di se stesso può avere rapporti, per esprimersi con il contesto Sociale; perché può portare il bagaglio di cui è ricco, avendolo elaborato; perciò è naturale un confronto, per andare avanti.

   Non stiamo riproponendo la dialettica hegeliana, ci son stati filosofi, più o meno travisati, che l’hanno già fatto nei recenti secoli addietro, e guarda che Casino è successo.

   E’ tutto un ribadire l’importanza dell’Esser Uomo; al di là di tutte le dimensioni enfatiche e costruite, che sembra voglia dare alla Vita un significato che non può avere (in questo mi riferisco anche a quel povero bimbo di pochi anni, in Scozia, ammalato di una malattia rarissima, che lo stanno facendo soffrire perché aspettano il nulla-osta per eseguire cure valide a livello sperimentale, sperando di farlo vivere; senza supporre che potrebbe vivere un Essere che avrebbe molte complicazioni fisiche e psichiche, tanto che potrebbe preferire di non affrontare il Destino al quale vogliono obbligarlo). E’ un discorso importante, tutto fatto nel cortile di un museo a San Gemini, da 2 ragazzi che hanno trasmesso il loro messaggio ad un relativo pubblico, che però è rimasto colpito dall’Arte.

   Complimenti ad Andrea ed Ilaria; mi vien da avvertirli che se porteranno questo discorso al Piccolo di Milano, probabilmente perderanno Senso.

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