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«ISTINTOBRASS», documentario sul sul maestro del cinema erotico, nei cinema il 26 e 27 giugno

brass2_ph_gianfranco_salis-2AG.RF 24.06.2017

(riverflash) – Arriva nelle sale, dopo aver riscosso successo in numerosi festival internazionali del cinema, Istintobrass, il documentario dedicato alla vita del maestro dell’eros Tinto Brass.

La pellicola, nata dalla fatica artistica del regista Massimiliano Zanin, sceneggiatore anche di molti film di Brass, sarà in sala il 26 e il 27 giugno in tutte le sale Uci cinemas italiane. Un viaggio libertino e anticonformista pensato per ripercorrere la vita di Brass, cineasta simbolo di un erotismo senza tempo: dagli anni della formazione a Parigi, alla Cinématèque Française, al fianco dei grandi Roberto Rossellini, Henri Langlois e Joris Ivens e delle future icone della Nouvelle Vague come Robert Bresson, Jean-Luc Godard e François Truffaut, fino alle pellicole che lo consacreranno al grande pubblico, come i porno kolossal Caligula e Salon Kitty e l’indimenticabile “La Chiave”.

Brass utilizzava l’eros – dichiara il regista Massimiliano Zanin – come veicolo per scardinare i falsi moralismi della società: la sua è stata una grande lezione. Per questo mi interessava inserirmi nel suo solco, indagando la difesa della libertà individuale nei confronti del potere. Il bigottismo di oggi non è più solo confinato al sesso, si estende alla pratica del politicamente corretto, tanto che la morte del cinema italiano è stata decretata proprio da questo meccanismo di censura e auto-censura. Il consumismo, l’avidità, il conformismo: ecco i mali del nostro cinema, della nostra società, finanche del nostro erotismo. Tinto è stato un maestro, il maestro del contro: contro la politica, la censura e i falsi moralismi che non permettono agli individui di essere liberi in se stessi.

A parlare saranno le voci e i volti dei più grandi che con Brass hanno condiviso cinema e vita come Gigi Proietti, che Tinto lanciò nel primo ruolo da protagonista ne “L’urlo”; Helen Mirren, regina del teatro shakespeariano, premio Oscar e Coppa Volpi a Venezia, legata a Tinto per il film “Caligola”; Sir Ken Adam, due volte premio Oscar, scenografo di Stanley Kubrick e dei più importanti “James Bond” che con Brass ideò le scenografie di “Salon Kitty”. E ancora: Franco Branciaroli, uno dei più grandi interpreti del teatro italiano, nonché attore feticcio e alter ego del regista sul grande schermo; Franco Nero, vincitore con la compagna Vanessa Redgrave del premio della critica alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1971, per aver interpretato “La Vacanza” di Tinto Brass e ancora, Serena Grandi, Adriana Asti, la bellissima attrice ucraina Yuliya Mayarchuk, una serie tra i più importanti critici italiani e francesi, a raccontare la genialità di un cineasta che ha fatto della donna la figura centrale di ogni suo film, promuovendo costantemente la ricerca della libertà dell’individuo rispetto ai condizionamenti della società e della cultura.

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