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LA CAMERA APPROVA IL DDL SUL BIOTESTAMENTO

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AG.RF.(redazione).21.04.2017

“riverflash” – Con 326 voti favorevoli, 37 contrari e 4 astenuti, la camera ha approvato il ddl sul Biotestamento. I cattolici hanno così commentato: “Decretata morte per fame e sete”. Il decreto passa ora all’esame del Senato: in esso dunque sono contenute le Dat (Dichiarazioni anticipate di trattamento), con il diritto per i pazienti di rifiutare le cure. In Parlamento però, ci sono state alcune schermaglie e il Movimento 5 stelle ha chiesto che nella legge fossero inserite norme che permettano un trattamento di eutanasia, anche in Italia. L’emendamento, che ha ricevuto il parere contrario della relatrice Donata Lenzi (Pd), è stato respinto con 268 no, 84 sì e 23 astenuti. “Si vuole fare entrare nel nostro ordinamento giuridico l’eutanasia e vi entra nel modo più barbaro: la morte per fame e per sete. La battaglia però non è finita. Continua al Senato dove i rapporti di forza sono diversi e noi contiamo che i colleghi del Senato la proseguano fino alla vittoria” scrivono in una nota congiunta i deputati cattolici Paola Binetti e Rocco Buttiglione (Udc), Raffaele Calabrò (Ap), Benedetto Fucci (Cor), Gianluca Gigli (Des-Cd), Cosimo Latronico (Cor), Domenico Menorello (Civici e Innovatori), Alessandro Pagano (Lega Nord), Antonio Palmieri (fI) , Eugenia Roccella (Idea) e Francesco Paolo Sisto (Fi). Attualmente, com’è noto, qualunque italiano voglia andare a morire per evitare sofferenze insopportabili, può recarsi in Svizzera e di dati riportano che almeno una persona al giorno, si avvale di questa facoltà. Il provvedimento attivato, aspettava di vedere la luce da otto anni,, dall’epoca della morte di Eluana Englaro, e ha ricevuto un’accelerazione dopo il suicidio assistito di Dj Fabo, seguito a tre settimane di distanza da quello di Davide, l’ex barista 53enne malato di sclerosi multipla. Lo scorso 5 aprile il testo sul biotestamento ha superato il banco di prova delle prime votazioni, grazie a un’inedita maggioranza composta da Partito democratico, Movimento cinque stelle, Mdp e Sinistra italiana. Molti sono i favorevoli al Biotestamento, ma molti sono anche i contrari: “ Si tratta di un importante e positivo atto di responsabilità il voto con il quale la Camera ha approvato le norme sul testamento biologico” ha dichiarato la presidente Laura Boldrini. “La discussione è stata affrontata con tutta la serietà necessaria, dedicando alla diverse proposte un dibattito approfondito, prima in commissione e poi in aula. È stato un confronto a volte duro, ma non è mai mancata la capacità di ascolto reciproco. Con questo voto, che spero possa presto trovare analogo riscontro in Senato, la cultura dei diritti civili fa un altro passo avanti nel nostro Paese. E la politica mostra che il ritardo nei confronti della società e delle sue domande può essere colmato”. Inoltre è stato approvato anche l’articolo 3, quello che regola le Dat, con 313 voti favorevoli e 59 voti contrari: l’articolo è stato parzialmente modificato e dispone che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi può, attraverso disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari. Viene indicata una persona di sua fiducia (fiduciario) che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie. Le Dat devono essere redatte in forma scritta (o videoregistrate a seconda delle condizioni del paziente) e vincolano il medico che è tenuto a rispettarne il contenuto. Tuttavia, non tutte le domande verranno soddisfatte: verranno infatti respinte quelle che appaiono palesemente incongrue o le condizioni nel frattempo siano mutate e se siano sopraggiunte nuove terapie non prevedibili al momento della loro compilazione. Con la medesima forma scritta le Dat sono rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni momento. In caso di emergenza possono essere modificate o annullate anche a voce. Le Dat vengono inserite in registri regionali.

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