Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

UNA SOLUZIONE? RESTITUIRE L’IPPICA AGLI IPPICI

pubblico-chilivani-2di Francesco Angellotti (AG.RF 26.09.2016)

(riverflash) – Osserviamo lo scandalo che stanno elaborando presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per schiacciare i Valori perseguendo gli interessi di chi dirige, non conoscendo i Settori che coordina.

   Tanto eravamo scandalizzati quando all’UNIRE si svolgevano interessi personali e di parte; così l’Ente non ha retto all’Evoluzione Storica e, con un breve passaggio attraverso l’altro Ente ASSI, di cui si aspettava la fine dal giorno dell’istituzione, tutto è passato al Ministero dell’Agricoltura.

   Seguendo il filo ideologico, non sarebbe sbagliato inquadrare il settore Ippico in una organizzazione che comprende lo svolgimento di tutto l’ambiente. Però, abbiamo constatato, presso il Ministero “Ippica” non sanno cosa vuol dire, e non sanno come poter trarre interesse dal suo sviluppo. Quindi l’indirizzo è solo quello di chiudere questa voce, così costosa, dato che non sanno come poter trarne profitto. In altre Nazioni fanno il contrario, ma qui è un’altra cosa !

   Le intenzioni esplicite sono quelle dei tagli al Montepremi, ed ultimamente verso la direzione degli Ippodromi; per cui sembra arduo rimanere ai livelli dell’anno scorso. Dato che i costi sono lievitati,  si è di conseguenza allontanati dall’assimilare una passione sportiva, che non ha il bene placet degli Organi Istituzionali.

   Dissidi dettagliati e amministrativi, perché lo Stato non vuol concedere quel che sarebbe spettante alle Società, avallando cavilli inconsistenti e pretestuosi: ne sappiamo qualcosa Noi Commissari e Funzionari. Tanto che l’usufrutto di un cospicuo “tesoretto”  dovrebbe passare per l’approvazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ditemi voi, che ne sanno di cavalli?

   Per tutta la diatriba impostata, l’Ippica Romana era diventata l’ultima spiaggia, ove si riversavano anche le scuderie milanesi; dopo che San Siro è stata resa congestionata e inagibile nelle strutture. Però, allora, adesso si è stroncato anche quest’Ippodromo; oltre a tutte le particolarità già carenti da tanti anni, nelle strutture e nella manutenzione non sufficiente del poco personale impiegato, è arrivata una manovra sperimentata e verificatasi validissima; per fare spazio al Trotto sono state tolte le Corse ad Ostacoli, perché non c’era lo spazio per ospitare entrambe. Il debito di Hippogroup con il Comune di Roma è sempre alto e per avere una tregua dal Campidoglio era necessario risolvere il problema trotto romano dopo il fallimento di Tor di Valle.

È sempre stato un settore che si è introdotto, prevalendo negli ambienti in cui si è imposti; ma mettere la pista di trotto a Capannelle è stato veramente uno scempio. Perché le due specialità faticano a conciliarsi, sebbene ad Agnano convivano da anni, succede pure a Siracusa e a Firenze hanno iniziato a farlo.

   Tanto, son sempre cavalli, in un modo o nell’altro, sempre è lo stesso. Così si è dovuto pensare, attraversando gravi problematiche per una netta suddivisione tra i due settori, che non hanno forme simbiotiche. E infatti son scontenti i trottatori, che si trovano una Pista improvvisata, lontana dai campi d’allenamento, con una disposizione delle strutture adiacenti contraria alle loro necessità.

       Invece i professionisti del settore Galoppo sanno solo piangere, impotenti di fronte alla distruzione di un Ippodromo che, al contrario, avrebbe avuto bisogno di miglioramento ed ampliamento delle strutture, invece di un forzato rimpicciolimento con campi d’allenamento già insufficienti e resi pericolosi.

   Ma dato che non sanno cos’è un Ippodromo, al Ministero hanno trovato una scusa ridicola per non elargire i soldi che per convenzione si dovrebbero concedere. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sostenuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, sostengono che non sono state svolte le migliorie necessarie, perché non sono stati eretti alcuni necessari pali della Luce, onde illuminare la pista quando si svolgono le Corse in Notturna (che a Capannelle non si sono mai svolte, fino a pochi anni fa: e sono state limitate recentemente, perché comportano consumo elettrico ed elargizione di stipendi straordinari, da chi esegue l’orario di lavoro: in Notturna). Qui è la materia del contendere, e la società Hippogroup sottolinea che la documentazione relativa a questi 4 piloni contestati, è già presente in documenti presso il Campidoglio, a cui manca solo una firma, che non è stata posta dal Commissario Tronca, che aveva altro da fare.

   Eppure anche questa diatriba andrebbe rapidamente risolta, perché se insoluta oltre la fine del 2016, saranno guai.

   Ma siamo sempre ed ancora a dimenarci tra persone che non sanno cosa trattano, che ragionano con un’ottica che comporta l’Affare, il Profitto, il Risparmio… quel che volete, ma non hanno la dimensione di come tutto questo potrebbe trovar Ragione, perché non conoscono la Materia nella quale si pongono con Autorità a disquisire e ponderare.

   Non credo che il Motivo di Fondo di tutta la questione sia risolvibile in qualche regolamento o definizione d’inquadramento dell’Attuale Situazione.

   Ricordo che quando ero ancor molto giovane, mi iscrissi all’Associazione Giovani Ippici: tra le tante attività, lo slogan che ci conduceva era: “l’Ippica agli Ippici”.

   La situazione si è ulteriormente e gravemente degenerata; si è perso il senso e non si ha la dimensione di quel che sia il contesto, in cui il Re è, solo ed unicamente, il Cavallo: non certo tutte le beghe economiche che vengono presentate come essenziali, ma che hanno solo il ruolo compendiario e funzionale: per ottenere ed organizzare nella maniera migliore nello svolgimento della Selezione, che è il modo per crescere Umanamente nella nostra piccola dimensione Terrena.

   L’ ANGI, ovvero Associazione Nazionale Giovani Ippici, è sparita da tanto tempo; anche perché noi che la formavamo non possiamo più considerarci giovani, se non nell’Animo; ed è la forma per constatare l’ormai avanzata età. Ma il discorso è sempre e solo questo: L’ IPPICA AGLI IPPICI!

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*