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POOL, CORRIERI: SODDISFATTO PER LE VITTORIE, MA STARE SULLA CRESTA DELL’ONDA HA I SUOI PRO E CONTRO

CORRIERIdi Daniele Giacinti (AG.RF. 25.07.2016)

(riverflash) – “Per giocare a biliardo e vincere, bisogna avere la mente sgombra. Si guarda la palla. Ci si concentra sulla traiettoria che le si vuole far fare, e poi si imprime alla stecca la forza che si desidera. Con sicurezza e determinazione”. Così diceva lo scrittore Jean Claude Izzo, in uno dei suoi più celebri brani. Oggi possiamo dire che oltre alle caratteristiche descritte dal drammaturgo possiamo aggiungerne un’altra: l’eleganza. È Tutto questo Daniele Corrieri, campione assoluto per la stagione 2015/2016 che ancora una volta ha dimostrato di essere il più forte di tutti. L’abbiamo intervistato in esclusiva per capire meglio la sua storia ed i suoi progetti per il futuro.

Innanzitutto, come ci si sente a vincere tutti questi trofei ed essere campione assoluto per la stagione 2015/2016?

Sicuramente molto contenti e soddisfatti…. ma stare sulla cresta dell’onda ha i suoi pro e contro. La gara successiva a una vittoria hai sempre gli occhi puntati addosso o gente pronta a screditarti se dovessi perdere… come in tutti gli sport.

In questo campionato italiano per vincere il titolo hai incontrato diversi avversari. Chi hai temuto di più, e chi ti hanno messo più in difficoltà?

La partita più importante è stata la finale di palla 10 con Veltri. Ci tenevo a vincerla… ma forse più in difficoltà la semifinale di palla 9 con Tonini.

Chi è il più forte professionista di pool di tutti i tempi?

Si dice che il più forte di tutti i tempi sia Erfren Reyes Filippino.

Quanto tempo al giorno dedichi al pool?

Il mio allenamento è di circa 2/3 ore al giorno.

Come si arriva ai grandi livelli di questo sport. E’ solo talento oppure con un duro allenamento negli anni si possono raggiungere traguardi importanti?

Il talento serve di sicuro e aiuta, ma senza allenamento anche il più talentuoso farebbe un’impresa a raggiungere risultati importanti.

Come è nata la tua passione per il biliardo?

La mia passione è nata andando sin dall’età di 5 anni nelle sale biliardi con mio padre che giocava… quindi si può dire che ci sono cresciuto in questo mondo.

Quali consigli ti sentiresti di dare ad un ragazzo che vuole avvicinarsi a questo sport ed iniziarlo a praticarlo seriamente?

Di allenarsi tanto e di prenderlo seriamente perché è uno sport bellissimo che da grandi soddisfazioni… perché tutto quello che vinci, lo vinci da solo.

Per capire questo sport, volevo sapere se per te, come per gli altri di categorie minori, il biliardo è una professione a tutti gli effetti, oppure una passione accompagnata da altre occupazioni lavorative. Cioè si riesce a vivere solo con il biliardo?

Sicuramente per le categorie minori è più difficile. Per quanto riguarda le categorie maggiori sicuramente ci puoi vivere. Per me è un vero e proprio lavoro. I top player al mondo guadagnano anche dai cinquecento mila al milione di euro all’anno.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro, sia a livello nazionale che internazionale?

Spero di vincere un po di soldi in competizioni importanti fino ai 45-50 anni per poi investirli in qualche attività o sala biliardo da gestire.

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