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L’ELEGANZA DEL CIBO: IN MOSTRA A NEW YORK IL MADE IN ITALY

Fashion Food. Foto Ansa.itdi Valentina Riso  (AG.RF  30.06.2016)  ore 10:17 (riverflash)

Dopo il successo del Museo dei Mercati di Traiano a Roma, la mostra “L’eleganza del cibo” curata da Bonizza Giordani Aragno e Stefano Dominella, Ceo della maison Gattinoni, sarà fino al 4 luglio prossimo nella Grande Mela dove è possibile ammirare 58 abiti creati da stilisti del calibro di Giorgio Armani, Etro, Valentino, Gucci, Gattinoni, Salvatore Ferragamo, Moschino e Laura Biagiotti, ma anche da designer emergenti, tutti da ammirare presso il Chelsea Market, nel cuore di Manhattan.

L’esibizione, presentata dall’Agenzia Ice in collaborazione con Unindustria, celebra il made in Italy, accompagnando i visitatori in un percorso visivo ispirato alla contaminazione tra moda e food, tra eco-sostenibilita’ ed energia. Padrino d’eccezione dell’evento e’ stato l’attore italiano Raoul Bova il quale ha dichiarato alla stampa: “Sono onorato di far parte di questo momento celebrativo del made in Italy in America. New York ha una storia che appartiene anche a noi italiani, siamo arrivati qui come emigranti e poi abbiamo portato tutto cio’ che c’e’ di bello nel nostro paese, dalla moda alla cultura, al cibo”.

All’inaugurazione ha partecipato il sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Vincenzo Amendola che ha dichiarato come : “Qui a New York con la nostra comunita’ e i nostri artisti riusciamo a parlare un linguaggio di grande apertura. La forza del nostro Paese che spesso in Italia viene sottovalutata e’ presente in tutto il mondo con la sua qualita’”.  Maurizio Forte, direttore di Ice New York, afferma che: “la mostra fa parte del Piano Speciale lanciato dal governo italiano per promuovere la moda e l’alimentare tricolore negli Stati Uniti. E’ il più grande di sempre poiché crediamo fortemente nelle potenzialità di questo mercato”.

Tra gli abiti in mostra c’e’ la creazione della collezione Prive’ di Giorgio Armani ispirata alla pianta di bambu’, quella di Etro che interpreta lo slogan ‘noi siamo cio’ che mangiamo’ con immagini in digitale di colorati banchetti italiani ricchi di frutti di mare e pasta. Salvatore Ferragamo, sempre pronto ad usare ‘materiali poveri’ come sughero, rafia e canapa, mette in mostra alcune delle calzature provenienti dagli archivi storici della sua Fondazione.

 

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