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INNERVISIONS, LA FOTOGRAFIA DI STRADA FA TAPPA A SAN PIETROBURGO

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Di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 23.01.2016) (river flash) – “Innervisions”, il progetto annuale di fotografia di strada giunto alla sua seconda edizione, fa tappa a San Pietroburgo, all’Erarta, il più grande museo privato di arte contemporanea di tutta la Russia. 

Fino all’8 febbraio 2016, in esposizione al quarto piano dell’imponente struttura dedicata all’arte contemporanea, si potranno ammirare gli scatti di fotografi provenienti da varie parti del mondo, tutti uniti dal filo conduttore del tema di questa seconda edizione: la fotografia documentaria del contesto umano e degli spazi occupati dallo stesso. 

Gli oggetti e gli spazi, gli effetti di luce e le condizioni atmosferiche interagiscono tra loro, creando continuamente accordi e melodie. Otto le sezioni della mostra: “Private life”, “Urban space”, “Foundart”, “No Subject” e quattro interamente dedicate ad altrettanti fotografi, Alexander Sliussarev, Andrey Krashenitza con un video project intitolato “RostovEveryDay”, Artem Zhitenev e i suoi “Inhabitants”, Alexander Grouss e “It accidently happened on Earth”. Nella sua descrizione si legge che “Alla fine, perchè abbiamo bisogno di fotografi? Certamente non per guardare persone noiose attraverso la comune lente della realtà..lasciate che il fotografo catturi qualcosa di questo, e anche un po’ di umorismo”; un’interessante riflessione sul mondo della fotografia indipendente attuale che insieme a quelle degli altri artisti accompagnano la visita.

Presentata come un’esposizione “mobile”, Innervisions continuerà a viaggiare nel corso dell’anno all’interno della Russia e non solo, riuscendo a trasportare il visitatore. In un mondo dove chiunque con il proprio smartphone può trasformarsi in un fotografo, è proprio nella strada che si riesce a carpire la differenza tra chi aspetta il momento e chi ha la fortuna di fermarlo. Durante tutto il viaggio della mostra saranno organizzati eventi educativi e creativi, parte integrante del progetto, partito come un esperimento e rivelatosi una tangibile scoperta che tenta di raggiungere il maggior pubblico possibile, attento alla fotografia indipendente, di strada e non solo.

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