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ALFANO, L’APPRENDISTA COMUNICATORE

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di Giuseppe Licinio (AG. RF 29.08.2014)

 

(riverflash) – Il bilancio dell’incontro a Bruxelles fra il ministro degli Interni Angelino Alfano e la Commissaria europea per gli Affari Interni, Cecilia Malmström per ottenere un aiuto per fronteggiare l’immigrazione, è in teoria questo: il pattugliamento del Mediterraneo avverrà sotto la regia dell’Ue con un’operazione che si chiamerà “Frontex Plus”. Il passaggio del comando dalle unità italiane alla task force europea sarà graduale e inizierà a novembre. Le novità sostanziali rispetto all’operazione Mare Nostrum sono due.

La prima è che le forze a disposizione di “Frontex Plus” si disporranno lungo i confini delle acque marittime italiane (e quindi europee) e non interverranno in acque internazionali. E qui già nasce un primo dubbio poiché questo nuovo mandato è esattamente quello che aveva la nostra Marina prima dell’operazione Mare Nostrum e che ha portato alla morte di migliaia di immigrati (perché le nostre unità non potevano intervenire per i soccorsi).

La seconda è il sequestro e la distruzione dei barconi (regolarmente recuperati dagli scafisti) su cui vengono caricati gli immigrati. Grande l’orgoglio di Alfano in conferenza stampa per questa idea ma nessun giornalista ha l’ardire di chiedergli perché non ci ha pensato prima.

Al termine dell’incontro Alfano e la Malmström hanno tenuto due conferenze stampa separate e già questo la dice lunga sulla “convergenza” fra governo e Commissione europea. E infatti i due hanno detto cose diverse. Alfano ha affermato che Frontex Plus rimpiazzerà Mare Nostrum mentre la Malmström ha detto che le due operazioni saranno complementari. Due concetti diversi.

Inoltre Alfano ha usato toni trionfalistici, ideali per lo spottone nei TG, parlando di “Ue che diventa protagonista nel Mediterraneo centrale”, di “grande soddisfazione”, di “premio al lavoro che l’Italia ha compiuto”, di “superamento di Mare nostrum”. La Malmström si è limitata all’essenziale (potendo avrebbe detto ancora meno) e ha messo le mani avanti sottolineando che “il successo dipenderà dalla partecipazione e dal contributo degli altri Stati”.alfano e malmstrom

È la frase chiave perché dimostra che questo incontro è una pura dichiarazione d’intenti poiché di scritto non c’è assolutamente niente: il Viminale deve ancora consegnare alla Commissaria europea l’elenco di navi, risorse e personale di cui ha bisogno; i costi dell’operazione devono essere ancora valutati; manca l’ok della Commissione; infine, la lettera a tutti gli stati membri per invitarli a partecipare all’operazione (con navi, mezzi e soldi) deve ancora partire (e, qualora partisse, le risposte spiacevoli potrebbero essere più del previsto). Ulteriore dimostrazione che l’incontro è servito ad Alfano solo come vetrina mediatica è il fatto che non è stato nemmeno chiarito chi guiderà Frontex Plus. “Si vedrà nelle prossime settimane” ha dichiarato il ministro.

L’unico successo di cui Alfano può vantarsi è il “vivo apprezzamento” da parte del Presidente Napolitano. Alcuni direttori di TG, animati da umana pietas, possono garantire al ministro un paio di passaggi nei TG, ma poi il fumo va via e nel piatto si scopre che non c’è niente. O meglio, il solito piatto: Mare Nostrum.

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