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3 MAGGIO: TANTI AUGURI A MASSIMO RANIERI, NATO SOTTO AL SEGNO DEL TORO

16.07.2010 Venezia, Piazza San Marco. "Ed io tra di voi", Charles Aznavour in concerto. Nella foto Massimo Ranieri nella terrazza dell'hotel Luna Baglioni. © Italo Greci/Unionpressdi Anselmo Marcelli (AG.RF 03.05.2014) ore 13:02

(riverflash) – Il 3 maggio nasce a Napoli Giovanni Calone in arte Massimo Ranieri, istrione artistico per eccellenza: cantante, attore teatrale e cinematografico, regista, presentatore e doppiatore italiano.

Quarto di otto figli, Massimo cresce in un rione popolare di Napoli. Dotato di un talento innato, inizia a cantare fin da piccolo nei ristoranti della città, da principio più per guadagnarsi da vivere che per diletto.

Mentre si esibisce in un bar, viene notato dal produttore discografico Gianni Aterrano e un paio di mesi dopo, appena tredicenne inizia una fortunata tournèè americana con lo pseudonimo di Gianni Rock.

Nel 1966 incide il suo primo disco per la casa discografica CGD e debutta in televisione con la canzone “L’amore è una cosa meravigliosa” col nome d’arte di Massimo Ranieri. Un anno dopo vince il Cantagiro nella sezione giovani promesse presentando la canzone “Pietà per chi si ama”. Nel 1968 è la volta del Festival di Sanremo a cui Massimo partecipa in coppia con i “Giganti” portando in finale il brano “Da piccolo”. Un anno dopo vince la sezione principale del Cantagiro con “Rose rosse”, mentre le struggenti canzoni “Vent’anni” e “Erba di casa mia” lo fanno trionfare alle edizioni di Canzonissima  del 1970 e del 1972.

Il cinema si accorge di lui e il versatile Ranieri ottiene molto successo in questo ambito, nel 1970 vince il David di Donatello oltre al Premio Internazionale della Critica con la parte da protagonista per “Metello” diretto da Mauro Bolognini.

Fanno seguito altre ottime interpretazioni: “Bubù” (1971), “La cugina” (1974), “Con la rabbia agli occhi” film noir per la regia di A.M.Dawson nel quale recita accanto a Yul Brinner (1976), “La patata bollente” che lo vede nell’insolito ruolo di un omosessuale (1979).

L’altra sua grande passione è il teatro, calca le scene lavorando assieme ad importanti registi: Giuseppe Patroni Griffi lo dirige nella commedia “Napoli: chi resta e chi parte” (1975), Giorgio De Lullo ne “Il malato immaginario” (1978) e Giorgio Strehler in “L’anima buona di Sezuan (1980) e in altre rappresentazioni.

Da allora la carriera di Massimo non ha subito arresti, il poliedrico interprete ha continuato ad incidere brani, a calcare i palcoscenici con i suoi spettacoli, a partecipare a Kermesse nazionali ottenendo moltissimo riscontro di pubblico e di critica.

“Canto perchè non so nuotare… da 40 anni” è il titolo dello spettacolo che Massimo Ranieri porta in scena dal 2007, show arrivato a 700 repliche che ripercorre i 40 anni di carriera dell’artista.

A gennaio del 2014 ha condotto il programma televisivo in onda su Rai 1 “Sogno e son desto” in onore dei 50 anni di carriera durante i quali ha ricevuto moltissimi e importanti Premi.

“Sogno e son desto” è anche il titolo del nuovo recital teatrale, uno spettacolo dedicato agli ultimi e ai sognatori, con uno spazio per l’interpretazione di brani dei maggiori cantanti italiani e internazionali.

Massimo Ranieri non ha finito di deliziarci e ci regalerà, ne siamo certi, ancora infinite emozioni.

 

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