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LEGNINI (PD) ANNUNCIA: EQUITALIA CONTINUERÀ A RISCUOTERE I TRIBUTI PER I COMUNI FINO AL 31 DICEMBRE 2014

di Stefano Celestri  (AG.RF  25.11.2013)

(riverflash) – Eterna Equitalia, non chiude mai. È come l’ospite fastidioso che viene fatto uscire dalla porta e rientra dalla finestra. Doveva chiudere al 31 dicembre 2011, poi è stato prorogato al 31 giugno 2012, poi è stato ulteriormente prorogato al 31 dicembre 2012. Un anno di proroga per mettere ordine nelle riscossioni e chiudere la sanguisuga odiata dagli italiani sembra un lasso di tempo congruo. Il governo Monti, quello con la passione per le tasse, ha allungato la vita di Equitalia al giugno 2013. Andato a fondo il governo Monti, si pensava che la morte dell’esattore dei tributi fosse scritta. Invece no. A fine maggio 2013 fa sentire la sua voce Alessandro Cattaneo nella doppia veste di presidente protempore dell’ANCI (Associazione Comuni Italiani) e di sindaco di Pavia a dichiarato: “Non siamo appassionati di Equitalia, ma non possiamo chiudere con la società di riscossione dei nostri tributi nel giro di un giorno e perdere tra gli 11 e i 13 miliardi di euro. Sarebbe una mazzata in un quadro già compromesso”.

Sembra un’affermazione assurda perché i comuni hanno avuto 18 mesi di tempo per mettersi in regola, disseminando il territorio di autovelox. Molti comuni sarebbero in grado di riscuotere i tributi e se in 18 mesi Pavia non si è messa in regola…beh, vuol dire che non aveva bisogno di riscuotere quei soldi. Sembrava solo una richiesta pretestuosa, da respingere con un sorriso. Invece no, la componente PD del governo delle grandi intese, sponsorizzato da Napolitano, ama le tasse. Arriva la proroga alla vita di Equitalia di altri 6: chiusura il 31 dicembre 2013.

Si riteneva che due anni fossero un termine largo, ma dopo Alessandro Cattaneo arriva un altro salvatore dell’esattore delle tasse. Si chiama Giovanni Legnini, faceva l’avvocato a Chieti e il sindaco a Roccamontepiano, suo paese natio. Pochi a Roma conoscono il suo volto, ma è il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’incarico che aveva Gianni Letta ai tempi di Berlusconi premier. Pochi conoscono la faccia di Legnini, ma le sue parole mettono i brividi: “Equitalia continuerà a riscuotere i tributi per i Comuni fino al 31 dicembre 2014”. Quindi annuncia per stasera un emendamento del governo alla legge di Stabilità che prorogherà lo status quo di un anno. La legge attuale prevede che i Comuni debbano iniziare a riscuotere con proprie strutture dal primo gennaio. Con la proroga, il governo attesta che i sindaci non sono ancora pronti. L’ennesima presa in giro, la difesa delle posizioni forti e il coltello affondato nel corpo dei più deboli.

Enrico Letta, al vertice  europeo di Berlino, aveva chiesto minor rigore per evitare di consegnare l’Italia su un tappeto rosso al MoVimento 5 Stelle, ma Legnini è…di legno e annuncia: “tra stasera e domani mattina si terranno riunioni per affrontare i temi caldi sul tappeto: riduzione del cuneo fiscale, tassazione della casa e privatizzazione delle spiagge”. Vuoi vedere che ritira fuori l’IMU?

 

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