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Le origini del colore rosa

di Valentina Riso (AG.RF 30.04.2018) ore 12:08 (riverflash)
È soltanto tra fine ‘800 e inizio ‘900 che si è gradualmente giunti alla convinzione che il rosa sia un colore totalmente femminile.
In passato, la parola “pink” comparve per la prima volta verso la fine del 1700. All’epoca gli uomini indossavano il rosa e lo utilizzavano anche all’interno delle proprie abitazioni. Il colore era considerato simbolo di virilità, passione e mascolinità, una versione del rosso più adatto alla vita sociale che si allontanava dall’accezione “bellicosa” a cui quest’ultimo era legato. L’azzurro era attribuito alla sfera femminile, in quanto nella tradizione artistica, colore del velo della Madonna.
Non solo, andando a ritroso nel tempo, nello specifico nel 1918, in Earnshaw’s Infants Department si legge: “la regola generalmente accettata è rosa per i maschi e blu per le femmine. La ragione sta nel fatto che il rosa, essendo un colore più deciso e forte, risulta più adatto al maschio, mentre il blu, che è più delicato e grazioso, risulta migliore per le femmine”.
Nel corso degli anni anni ‘40 del 900 le aziende senza alcuna ragione hanno iniziato a produrre capi di abbigliamento differenziando il rosa per le femmine, il blu o celeste per i maschi. Nonostante gli sforzi del Movimento di Liberazione delle Donne, che durante gli anni ‘60 e ‘70 ha tentato di abolire questa differenziazione, in quanto il colore rosa reprimeva il gentil sesso e induceva ad attribuire alle persone un’indole docile e passiva, optando per colori neutri che non venissero associati ad alcun genere, le aziende di abbigliamento con le loro strategie di marketing hanno trovato il modo di attuare la distinzione facendo leva sui bisogni soprattutto dei genitori nei confronti dei loro piccoli. Questo particolare si è esteso anche al mondo degli adulti. I maschi hanno iniziato ad indossare il blu considerato professionale e decisamene più serio. Le donne hanno iniziato, invece, ad indossare colori chiari, che venivano accostati alla sfera domestica e familiare.
Come non ricordare la famosa Barbie, la bambola idolo di migliaia di bambine, che stabilì, una volta lanciata sul mercato, che il rosa dovesse essere un colore dedicato alle femmine.
Oggi il colore rosa è molto amato dalle donne e non solo, esprime dolcezza e femminilità. Gli stilisti seguono questo mood, declinando il colore in nuance sempre nuove, basti pensare al Rosa Quarzo che abbinato alle tinte pastello regala un tocco di bon ton all’outfit, oppure al famoso Rosa Cipria utilizzato nello scorso autunno, romantico e delicato, abbinato sia a un look total white o total black, oppure da abbinare con il marrone. Il segreto è mixare seguendo il giusto equilibrio tinte che abbiano la stessa intensità cromatica. La moda, in ultimo, ha proposto questo colore durante le sfilate maschili, camicie, magliette, pantaloni rosa anche per il pubblico maschile. L’importante è indossare ogni capo con personalità e, uomo o donna che sia, occorre scegliere quello che più rappresenti noi stessi e i nostri stati d’animo.

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