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5 STELLE E LEGA: PER FAVORE NON LITIGATE!

AG.RF.(Claudio Peretti).12.04.2019

“riverflash” – Carissimi 5Stelle e Lega, spero continuiate ad andare d’accordo, noi non vogliamo che litighiate!

Cosa succederebbe se, cascando nel tranello dei vostri oppositori che cercano in tutti i modi di denigrarvi e di farvi litigare, cadesse il governo? Come potete ben vedere, stanno preparando Draghi a fare il presidente del consiglio. Probabilmente lo eleggeranno senatore a vita e lo piazzeranno in senato, pronto a fare lo stesso colpaccio che aveva fatto Napolitano con Monti, dopo che Berlusconi si era dimesso. Ma spero che questo non succeda, anche perché Draghi non avrebbe poi i numeri in parlamento, sempre che Lega e 5 Stelle non si vendano a questo losco colpo di stato che manderebbe a quel paese qualsiasi forma di democrazia.

Ma avete sentito quello che il nostro vecchio presidente Cossiga diceva di Draghi? Basta sentire quello che disse in questa intervista del 2008, fattagli da Giurato. https://youtu.be/EqnsuS0lbS8

sempre nella speranza che questo videoclip non sia “estirpato” prima che lo leggiate…

Per cui, carissimi Salvini e Di Maio, per favore, non litigate, non esagerate con le vostre differenti opinioni sul traforo del Frejus, sul movimento per la famiglia, ecc. ecc. Qualsiasi cosa facciate anche con le vostre diverse idee, sarebbe sempre molto meno peggio che un altro governo capeggiato da un finanziere, uno che ha lavorato per Goldman Sachs e poi per la BCE!

Per cui, vi prego, continuate ad andare avanti, anche con l’aiuto e l’arbitrato di quel sant’uomo di Conte. Noi non potremmo più tollerare un altro governo di tecnocrati miopi, che a parole dicono di salvare le finanze dello stato, ma poi fanno solo l’interesse delle banche e dei potentati finanziari!

Quelli come Monti e come Draghi ci hanno stufato: non li possiamo più sopportare. Sono i teorici delle teorie di finanza analitica che non è mai servita a nessuno se non a loro ed a quelli per cui lavorano. I così detti professori di economia non hanno mai previsto con un po’ di anticipo le crisi che ci sono state, a partire da quella del 1929, e chi non ricorda la crisi del 2008 e quella del 1998? Come le avevano previste gli analisti economici? Chi non ricorda che nel 2008 Lehman Brothers era valutata “AAA” dagli istituti di rating fino a qualche giorno prima che fallisse? Forse non ci ricordiamo più che Draghi, quando era direttore generale del tesoro negli anno ‘90 ha preso parte ad una riunione sul Britannia ed ha svenduto il patrimonio immobiliare dell’ENI alla Goldman Sachs?

Poi, come presidente della Banca d’Italia, Draghi era anche presidente del comitato del club Bildeberg, e, in seguito, ha preso parte alla famosa Trilaterale, quell’organizzazione internazionale che propugna la teoria che a volte la democrazia non va bene.

Poi, introducendo il quantitative easing, ossia alleggerimento quantitativo o facilitazione quantitativa, ha impedito che l’inflazione fosse troppo bassa. Va qui ricordato che l’Italia, prima dell’introduzione del quantitative easing (QE), nel 2009, nel sistema dei pagamenti target 2, aveva un saldo positivo di 54 miliardi di Euro, mentre, ad aprile 2017, ha raggiunto un saldo negativo di 411 miliardi. Per cui il quantitative easing non ha salvato l’Italia, ma ha salvato l’Euro a spese dell’Italia.

Ed è stato proprio Draghi, facente parte del segreto gruppo dei trenta (G30),  a permettere che venissero messi in circolo in Europa quei famosi derivati che si sono rivelati la rovina delle banche Italiane e di alcune europee. Dopo il 2008, poi, lo stato italiano ha acquistato una montagna di derivati, la cui de-regolamentazione, ossia la non necessità di controllo da parte dello stato, era stata propugnata anche da Draghi a livello internazionale. Il costo dei derivati per lo stato italiano tra il 2011 e il 2015 (dopo l’intervento di Monti), è stato di 23,5 miliardi di Euro. Inoltre la Procura della Corte dei Conti del Lazio ha contestato a Morgan Stanley un danno di 4,1 Milardi di Euro per il nostro Ministero dell’Economia per via dei derivati. Sia il figlio di Monti che il figlio di Draghi lavorano alla Morgan Stanley e quest’ultimo si è occupato, presso la stessa, di derivati in Euro.

Allora, cari amici 5 Stelle e Lega, che facciamo? Ci mettiamo a litigare per permettere a Draghi di governarci? Vi preghiamo, noi bastonati cittadini italiani, di restare al nostro fianco!

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