AG.RF 04.11.2018 (ore 17:29)
(riverflash) – La Nuova Caledonia non diventerà Kanaky, ma resta colonia francese. Il popolo originale, originario della Melanesia, oggi è in minoranza rispetto agli europei arrivati nell’arcipelago, ai polinesiani e agli est-asiatici. La rivendicazione dell’indipendenza da parte del Front de Liberation Nationale Kanak Socialiste è iniziata nel 1985 per poi arrivare al referendum se staccarsi o meno dalla Francia. Con un’affluenza del 79,8% su 174mila aventi diritto, il 56,4% ha detto no alla separazione dalla Francia. Il no ha prevalso in particolare nelle aree abitate da popolazione di origine europea. Il sì, invece, nelle zone dove risiedono soprattutto i canachi, storici abitanti dell’arcipelago, numericamente inferiori ai caldachi, discendenti dei coloni bianchi.
La sua scoperta avvenne nel 1774 da parte del navigatore James Cook, ma le isole erano già abitate da una popolazione kanaks.
La Nuova Caledonia è ritenuta uno dei posti più belli del mondo per la sua natura quasi incontaminata. Isole verdi circondate dalla barriera corallina che ha originato spiagge.
L’attività economica di più importante è l’estrazione e la lavorazione del nichel, che lo ha reso in pochi decenni lo stato più ricco dell’Oceania e una delle maggiori potenze economiche estrattive al mondo. Nel 2010, sono state estratte 138.000 tonnellate di questo metallo.
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